Dispositivo acustico connettivo

Qual è il miglior apparecchio acustico?

Spesso ci viene chiesto quale sia il miglior apparecchio, oppure, all’atto della decisione, viene premesso: “Tenga presente che voglio il meglio”. 

È molto difficile dare una risposta, poichè dovremmo dividerla in più parti. È sicuramente vero che ogni azienda produttrice di apparecchiature acustiche ha una classificazione dei propri prodotti al vertice della quale troviamo il meglio di quanto i ricercatori siano riusciti a mettere assieme per ottenere un udito più vicino possibile a quello naturale, ma è anche vero che ci sono molti fattori che possono far slittare la scelta da un tipo ad un altro.

È un po’ come se dovessimo acquistare un pennello e entrando in negozio chiedessimo qual è il migliore? Probabilmente ci chiederebbero: “Ma cosa ci devi dipingere? Una parete o un quadro? La porta del garage?

Gli apparecchi sono degli strumenti che ci fanno raggiungere un risultato a seconda del tipo di perdita uditiva, del tipo di vita del paziente, delle sue capacità manuali o visive. Se uscisse un prodotto che può migliorare le prestazioni del nostro apparecchio precedente, e fosse molto, molto più piccolo, ma noi avessimo dita grandi come salsicce, sarebbe davvero un passo avanti? Se dovessimo sempre ricorrere a qualcuno che ci vede molto meglio di noi per fare manutenzione? Talvolta un pregio può trasformarsi in un limite …




Il migliore apparecchio è quello che si adatta meglio alle caratteristiche del paziente, a partire dal quadro audiologico, allo stile di vita e a quanto ha deciso di investire.

Non c’è nulla di male nel fare una scelta tenendo conto di tutti questi aspetti, non ultimo quello economico.

Oggi, in un mondo dove, in alcune farmacie, vediamo che si continuano a vendere semplici amplificatori a costi ridicoli e che promettono miracoli, dobbiamo essere noi audioprotesisti per primi a spiegare e rendere comprensibile la differenza con gli apparecchi acustici che sono prodotti biomedicali sotto presidio medico-chirurgico, applicabili solo da personale sanitario appositamente preparato.

Nonostante le sentenze del tribunale che hanno fatto ritirare dalla vendita il più famoso di questi amplificatori, dichiarato inadatto a chi ha perdite di udito (allora chi se lo mette?), ogni giorno vediamo comparire nuovi attori, che cercano spazio su un mercato in crescita grazie all’aumento della vita media.

Perciò, qual è il miglior apparecchio? Quello che ci fa vivere meglio la vita che facciamo tutti i giorni, non che ce la complica ma ce la semplifica. Tecnicamente ormai c’è di tutto e per avere buona qualità non dobbiamo per forza cercare il numero uno.

Certo, dopo tanti anni di lavoro e ormai vent’anni di apparecchi digitali computerizzati, si può dire che una buona scelta non si rimpiange nel tempo e la conferma ce la danno i nostri pazienti che hanno fatto scelte di qualità.

Il nostro dovere è quello di aiutare le persone a scegliere bene poiché, se saranno soddisfatti, sarà un successo per tutti. Impiegare un po’ di tempo assieme al momento della decisione è di fondamentale importanza, da ciò dipenderanno i nostri prossimi anni di vita in comune con questo strumento che diventerà parte di noi.

La decisione sarà sempre del paziente, ma sarà una decisione consapevole.